Cut the mashrooms in little slices. Let them cook with extra virgin olive oil, parsley and garlic. Leave them aside while coocking the fregula.
In a pot let toast a little bit the fregula with extra virgin olive oil for 2-3 minutes on low heat. Add 4-5 big ladles of vegetable broth until the fregula absorbs the broth. Stir the fregula regularly to make sure it doesn’t stick to the pot. Once the broth has been absorbed, put other ladles of it untile the fregula is ready (10 minutes).
Now the fregula is ready. Add the mashrooms previously coocked and the saffron.
1,5 – 2 Litri di brodo vegetale (prodotto mettendo a bollire, sedano, carote, cipolle, 2 pomodori secchi)
300 Gr funghi porcini freschi
Olio EVO q.b.
1 spicchio d’aglio
1 bustina di zafferano
Prezzemolo q.b.
Sale q.b.
Preparazione
Tagliate i porcini a fettine sottili. Fateli cuocere in un tegame con un po’ d’ olio, aglio e prezzemolo, salando quanto basta. Lasceteli da parte. Serviranno una volta la fregula sarà cotta. In un tegame a parte fate tostare la fregula con olio EVO per 2-3 minuti; aggiungete 4/5 mestoli di brodo bollente, fatelo assorbire. Ribagnate fino a cottura ultimata. La procedura durerà circa 10 minuti. A questo punto aggiungete i porcini cotti in precedenza e la bustina di zafferano. Impiattate e servite ben caldo con una fetta di pane carasau.
1,5/ 2 Litri di brodo vegetale (prodotto mettendo a bollire, sedano, carote, cipolle, 2 pomodori secchi)
6 carciofi
Mezza cipolla
Olio EVO qb
2 pomodori secchi
1 spicchio d’aglio
350 Gr Purpuzza (l’intero della salsiccia fresca)
1 bustina di zafferano
1 bicchiere vermentino
prezzemolo q.b.
sale q.b.
Preparazione
Tagliate i carciofi a fettine sottili. Fate rosolare la purpuzza con un po’ d’ olio. A cottura ultimata aggiungere la cipolla. Fate cuocere per qualche minuto, dopodiché incorporate i carciofi, aglio, prezzemolo e pomodoro secco. Continuate per qualche minuto e sfumate in finale con un bicchiere di vermentino. In un tegame a parte fate tostare la fregula con olio EVO per 2-3 minuti; aggiungete 4-5 mestoli di brodo bollente; fatelo assorbire e ribagnate fino a cottura ultimata. La procedura durerà circa 10 minuti. A questo punto aggiungete la purpuzza e i carciofi cotti in precedenza, una bustina di zafferano. Impiattate e servite ben caldo
Leave your clams in salt water for at least 7/8 hours to make sure all the sand is cleaned out. (we will use this water to cook the fregula so make sure you have enough)
On a frying pan, put a spoon of extravirgin olive oil, a slice of garlic, parsley and the clams. Cover it with a lid and leave it untile the shell are opened. Once they are ready, take the clams out of the shell and leave aside. With a sifter, filter the water in wich we cooked the calms and put it in a smallpot. Add salt, parsley, and water and let it boil.
In a conteiner put an half head of garlic, 50 gr of parlsey, a spoon of extravirgin olive oil and a spoon of the clams water. Mix it all togher until a homogeneous cream is made.
In a frying pan, put the parsley cream, the clams and brown cooking over low heat for 1 or 2 minutes. When the cream is ready, add the Fregula, brown it and simmer it with glass of white wine until reduced. Continue the cooking adding the clams’ water (20 minutes more or less until it is ready).
Meanwhile the fregula cooks, prepare the mandarin orange’s emulsion. In a small container, put the mandarin orange zest, its juice and a spoon of extravirgin olive oil. Mix it all togher until a homogeneous emulsion is made.
When the fregula is ready, add the emulsion and another spoon of bottarga.
100 gr di ricotta mustia (potete sostituirla con il parmigiano)
olio evo q.b
pepe nero q.b
Sale q.b.
Preparazione
Lasciate in infusione i pistilli di zafferano in acqua per circa 15 minuti. Tagliate la cipolla e aggiungete le zucchine tagliate a cubetti, fatele rosolare insieme e aggiungete sale e pepe q.b. Una volta cotte, aggiungete l’acqua aromatizzata allo zafferano avendo cura di togliere gli stimmi.
Se avete scelto la versione con la ricotta mustia, prelevate un mestolo di acqua di cottura e frullatela assieme alla ricotta fino ad ottenere una crema. Aggiungetela al composto già pronto insieme alle lorighittas e amalgamate il tutto per qualche minuto mescolando a fuoco lento. Se avete invece scelto il parmigiano aggiungete alle zucchine una volta pronte e unite le lorighittas, amalgamate mescolando qualche minuto a fuoco lento.
Preparate il ripieno delle pardule il giorno prima, per permettere a tutti gli aromi di svilupparsi e per ottenere un lavorare l’impasto più facilmente. Mettete in infusione in una ciotolina lo zafferano con un pochino di acqua per almeno 10/15 minuti. Mescolate in una boule la ricotta, la semola, lo zucchero, il lievito, le bucce di limone e arancio e l’acqua aromatizzata allo zafferano, facendo attenzione a togliere prima gli stimmi. Coprite con la pellicola e lasciamolo in frigo almeno 12 ore.
il giorno dopo impastiamo la pasta violata. In un tavolo da lavoro versiamo la semola, facciamo un buco al centro, versiamo zucchero, sale e strutto e iniziamo a lavorarla, aggiungendo piano piano dell’acqua fredda. Continuate a lavorarla finché non ottenete una pasta liscia ed elastica. Coprite con pellicola e lasciate riposare 15 minuti;
Passati i 15 minuti stendete la pasta violada con il mattarello o in alternativa con la macchinetta per la pasta, fino ad uno spessore di circa 3 mm. Ricavate dei dischi di 8 cm di diametro, create con il ripieno delle palline e posizionatele al centro del disco. Ora crete il cestinato, pizzicando delicatamente i bordi.
infornate le pardule in forno ventilato a 180 gradi, per. circa 20 minuti. Una volta sfornate lasciatele sfreddare e poi conservatele in un luogo fresco e asciutto.
Una ricetta dal sapore persistente e saporito che ricorda il mare sardo.
INGREDIENTI:
4 PERSONE
300 gr di pomodorini rossi
300 gr di gamberi viola ( abbattuti)
1 spicchio di aglio
olio evo q.b
bottarga di muggine q.b
sale q.b
Variante vegetariana
100 gr di ricotta mustia
300 gr di pomodirini rossi
3 pistilli di zafferano
1 spicchio di aglio
olio evo q.b
pepe nero q.b
Preparazione
Rosolate in una wok uno spicchio d’aglio con un goccio di olio evo, aggiungete i pomodorini tagliati a metà, aggiustate di sale e lasciate cuocere a fuoco medio per circa 30 minuti; Pulite i gamberi: togliete il budello e lasciate marinare la polpa in una ciotola con un po’ di olio evo e sale. Tenete da parte le teste, ci serviranno per il sughetto di condimento della pasta. Rosolate le teste (private degli occhi) con l’olio. Schiacciatele per far riuscire al meglio i loro succhi e poi aggiungete acqua fredda. Lasciatele cuocere almeno 30 minuti. Ora filtrate il sughetto ottenuto e aggiungetelo ai pomodorini. Cucinate le lorighittas in abbondante acqua salata per circa 10/12 minuti. Saltatele nel sughetto di pomodorini e gamberi. Impiattiamo aggiungendo a crudo la polpa dei gamberi e la bottarga grattugiata (facoltativa).
Se preferite la versione vegetariana, prelevate un mestolo di acqua di cottura, e frullate la ricotta mustia fino ad ottenere una crema. Lasciate in infusione con l’acqua i pistilli di zafferano 15 minuti e poi aggiungeteli alla crema ottenuta. Saltate la pasta con i pomodorini, aggiungete la crema di ricotta e zafferano e completate con del pepe nero macinato.
Una ricetta saporita e gustosa per stupire i vostri ospiti.
La semola su Ghimisone è un prodotto eccezionale che abbiamo selezionato per voi. È prodotta con grano sardo macinato a pietra ed è ricca di germe di grano, trafilata a bronzo e tostata in forno. Proprio per questo motivo ha una colorazione più scura rispetto ai prodotti che si possono ormai reperire facilmente in commercio. È un prodotto dalle caratteristiche nutrizionali e organolettiche uniche.
INGREDIENTI:
4 PERSONE
PER LA PASTA
300 gr di semola rimacinata
1 pizzico di sale
acqua q.b
PER IL SUGO
500 gr di passata di pomodoro
300 gr di salsiccia di male
1 cipolla dorata
1/2 cucchiaino di sale
4 pistilli di zafferano
olio evo q.b
PER LA FONDUTA DI PECORINO
20 gr di burro
20 gr di farina 00
300 ml di latte
80 gr di pecorino
Preparazione
Versate la semola rimacinata su un piano di lavoro. Formiamo una fontana con un buco al centro, aggiungete il sale e piano piano l’acqua.
Lavorate l’impasto finche’ non ottenete una pasta omogenea ed elastica, avvolgiamo con la pellicola e lasciamo riposare 15/30 minuti.
Per la preparazione del sugo, in un wok rosolate la cipolla tritata con l’olio evo e, a fuoco basso, lasciatela dorare. Aggiungete la salsiccia privata del suo budello. Rosolate sempre a fuoco lento per 5/10 minuti e poi aggiungete la passata di pomodoro. Lasciate i pistilli di zafferano in ammollo 10/15 minuti e poi aggiungete l’infuso al sugo. Aggiustiamo di sale, copriamo e lasciamo cuocere a fuoco basso per 1 oretta.
La vostra pasta è pronta per essere lavorata. In una tavolo riponete in un contenitore dai bordi bassi un panno asciutto. Spargete sopra al panno un poco di semola in modo che i malloreddus non si attacchino. Appoggiate al bordo del contenitore il rigagnocchi. Prendete dall’impasto il necessario per creare dei filoncini di pasta di circa 15/20 cm di lunghezza e 1-1,5 cm di spessore. Tagliateli a tocchetti di circa 2-2,5 cm. Mettete una spolverata di semola sul rigagnocchi in modo che la pasta non si attacchi. Passate i tocchetti nell’utensile con il pollice facendo ben attenzione a non schiacciare troppo la pasta. Lasciate scivolare delicatamente il tocchetto di pasta, premendolo delicatamente con il pollice, verso il basso fino a quando non sarà tutto rigato. Lasciate cadere il malloreddu creato nel panno. Di tanto in tanto scuotere delicatamente il contenitore per separare i malloreddus che si potrebbero essere attaccati l’uno con l’altro. In alternativa potete anche passare la mano dolcemente per separarli. Ripetere le operazioni fino a quando non terminate la pasta.
Ora preparate la fonduta. In un padellino sciogliete il burro, aggiungete la farina e mescolate 1 minuto. Aggiungete il latte e giriate con la frusta per ottenere una crema liscia e senza grumi. Versate piano piano il pecorino grattugiato e mescolate finche non si sarà sciolto.
Cucinate i malloreddus in abbondante acqua salata per circa 10/12 minuti, scolateli e saltateli con il sugo alla campidanese. Impiattate e terminate con la nostra fonduta di pecorino.
Il finocchietto, pianta dalle tantissime proprietà benefiche cresce in Sardegna in maniera spontanea. Del finocchietto non si butta via nulla. Al tempo delle nostre nonna veniva utilizzato per lenire i dolori di stomaco, la gastrite e le infezioni respiratorie. Consigliato per le sue proprietà depuranti e detossinanti. Ideale per godersi un momento di relax
Ingredienti
Dosi per 2 persone
5 gr finocchietto essiccato Spezie di Sardegna
200 ml acqua
1 scorza di limone bio
Miele o zucchero a piacere
Preparazione:
Versare in un pentolino 200 ml acqua, successivamente versare il finocchietto essiccato Spezie di Sardegna. Portare ad ebollizione e lasciar bollire per 5 minuti circa. Una volta spenta la fiamma, lasciar decantare il decotto per circa 2 minuti.
Passate il decotto in un colino a maglie strette. Ora il vostro decotto è pronto per essere assaporato con calma e tranquillità. Se volete potete aggiungere una scorza di limone, zucchero o miele a piacere. Godetevi questo momento di relax!
In cucina, a volte, capita di voler dare un pizzico di sapore in più al nostro piatto. Non avendo le spezie a portata di mano spesso rinunciamo ad insaporire in nostri piatti. C’è un piccolo accorgimento che possiamo realizzare in maniera semplice: aromatizzare il nostro olio extra vergine d’oliva. In questo post abbiamo scelto il finocchietto essiccato che dona una pizzico di originalità ai nostri piatti! Dalle mille proprietà e poco conosciuto è l’ideale per insaporire in modo delicato le vostre insalate, carni rosse, pesce o zuppe!
Ingredienti
Olio extravergine d’olia Agrintec
Finocchietto essiccato Spezie di Sardegna
Preparazione
Per cominciare, procuratevi una boccetta vuota. Se volete potete utilizzare la boccetta che troverete nella scatola Bentu che è già provvista di etichetta. Ricordatevi di lavare e sterilizzare accuratamente la boccetta vuota prima di utilizzarla.
Una volta che la boccetta è stata lavata e sterilizzata, lasciatela asciugare. Potete quindi procedere a inserire al suo interno 4/5 gr di finocchietto essiccato. Chiudete bene la bottiglietta, scrivete la data di produzione e lasciatelo in infusione per circa due settimane in un luogo asciutto e al riparo dalla luce diretta del sole. Una volta pronto potrete insaporire in maniera delicata le vostre insalate ma anche carni rosse, zuppe o pesce!
Una ricetta semplice adatta per stupire i vostri amici. Facile da preparare, saporita e gustosa.
Da assaporare con un calice di vino bianco, meglio se vermentino! Noi consigliamo il Vermentino di Gallura Funtanaliras!
La fregula su Ghimisone è un prodotto eccezionale che abbiamo selezionato per voi. È prodotta con grano sardo macinato a pietra ed è ricca di germe di grano, trafilata a bronzo e tostata in forno. Proprio per questo motivo ha una colorazione più scura rispetto ai prodotti che si possono ormai reperire facilmente in commercio. È un prodotto dalle caratteristiche nutrizionali e organolettiche uniche.
INGREDIENTI:
4 PERSONE
350 gr di fregula Su Ghimisone
150 gr di asparagi freschi
1 spicchio d’aglio
peperoncino q.b.
brodo vegetale o dado
3 cucchiai di olio e.v.o. Agrintec
1 bicchiere di vino bianco (meglio se vermentino)
pecorino poco stagionato q.b.
2 cucchiaini di bottarga
INGREDIENTI PER IL BRODO
700 ml acqua
1 cipolla
1 carota
1 sedano
sale q.b.
Preparazione
In una pentola versate l’acqua, il dado e le basi degli asparagi. Fate bollire per circa 5-7 minuti e poi lasciate riposare. Se si vuole preparare il brodo, aggiungete in una pentola acqua, la cipolla, la carota, il sedano e le basi degli asparagi e portate ad ebollizione. Fate bollire per circa 10 minuti e successivamente fate riposare. In una padella versate l’olio extravergine d’oliva Agrintec e lo spicchio d’aglio. Togliete l’aglio quando è dorato. A questo punto aggiungete gli asparagi.
Fate rosolare gli asparagi aggiungendo il peperoncino (attenzione a non esagerare per evitare che il peperoncino copra il sapore degli asparagi). Successivamente aggiungete la fregula Su Ghimisone e lasciatela tostare a fuoco basso.
Sfumate con del vino bianco, meglio se vermentino, e successivamente aggiungete il brodo preparato in precedenza.
Lasciate cuocere a fuoco lento per 15 minuti facendo attenzione ad aggiungere il brodo per continuare la cottura e mescolare di tanto in tanto. Aggiungete il pecorino, meglio se poco stagionato.
Se lo desiderate, prima di servire il piatti, aggiungete una spolverata di bottarga in polvere. Ora la vostra fregula è pronta per essere servita a tavola!
Indicata per una pausa pomeridiana o dopo un pasto importante. Aiuta a digerire e proseguire la giornata con la giusta carica!
Ingredienti:
Dosi per 2 persone
200 ml acqua
2 filtri di tisana al mirto biologica
2 spicchi di limone o arancia (meglio se bio)
Preparazione
Portare l’acqua ad ebollizione e versare i filtri della tisana al mirto biologico nella teiera. Lasciare in infusione dai 2 ai 4 minuti a seconda dell’intensità che volete dare alla vostra tisana. Versare il contenuto nella tazza scelta e aggiungere a piacere zucchero (o miele), lo spicchio di limone o arancia.
Una bevanda fresca e dissetante ideale per i caldi pomeriggi estivi. Da gustare con gli amici o in famiglia. Dopo una lauto pranzo o semplicemente come break pomeridiano. Vi darà la giusta carica per continuare la vostra giornata con energia e vitalità!
Ingredienti:
Dosi per 4 persone
1 lt d’acqua
100 gr zucchero di canna o bianco (in alternativa è possibile usare anche il miele)
5 filtri di tisana al mirto biologica
2 spicchi di limone o arancia meglio se bio
3 foglioline di menta fresca
1 piccolo mazzetto di finocchietto essiccato
Acqua frizzante
Preparazione
Mettete a riscaldare 1 lt di acqua. Una volta portata ad ebollizione, versate i 5 filtri della tisana al mirto biologico e lasciate in infusione per circa 3/4 minuti.
Aggiungete i due spicchi di limone o arancia (si posso aggiungere anche solo le scorze), lo zucchero o in alternativa il miele e mescolate finché lo zucchero non sarà completamente dissolto.
Una volta che la tisana si sarà raffreddata, versatela nelle formine per il ghiaccio, chiudete con il proprio coperchio o con dell’alluminio e mettetela in freezer per circa 2 ore e mezza. Una volta che i cubetti al mirto saranno pronti, versate in un bicchiere dell’acqua frizzante, i cubetti di ghiaccio al mirto, le foglioline di menta e i cubetti aromatizzati al finocchietto precedentemente preparati.
La vostra bevanda rifrescante al mirto e ora pronta! Non rimane che gustarla con gli amici o in famiglia!
Le ciambelline sarde alla marmellata di mandarini sono fiziosissime sia per la prima colazione sia come dolce semplice alla fine del pasto.
Friabili e gustose hanno quel sapore antico dei dolci preparati dalla nonna!
INGREDIENTI:
Dosi per circa 50 ciambelle
600 gr farina 00
200 gr zucchero
3 tuorli
1 uovo interno
10 gr lievito in polvere per dolci
1/2 bicchiere di acqua fior di arancio
1 vasetto di marmellata Le Conserve di Chicco 250gr
Zucchero a velo q.b.
Preparazione
Su un piano di lavoro precedentemente pulito, formate una piccola montagna di farina, zucchero e lievito. Al centro formate un piccolo buco nel quale metterete i 3 tuorli e l’uovo interno.
Impastate e aggiungete a poco a poco l’acqua di fior d’arancio finché non otterrete un impasto liscio e compatto.
Successivamente stendente l’impasto sul piano di lavoro (con uno spessore di circa 0,5 cm) e con le formine, scelte in precedenza, cominciate a ricavare le vostre ciambelle.
Ricordate che se volete fare 50 ciambelle, bisognerà farne 50 per la base e 50 per la parte superiore, queste ultime con il buco al centro. Potete utilizzare formine di varia grandezza per creare il buco al centro della ciambella che verrà posizionata sopra la ciambella che fungerà da base.
Una volta create le ciambelle, infornatele a 180 gradi(meglio in forno ventilato) per circa 10 minuti. Saranno pronte quando assumeranno un colore leggermente dorato.
Successivamente toglietele dal forno e lasciatele raffreddare.
Prendete ora il vasetto di marmellata di mandarino di Le Conserve di Chicco.
Versate sulla base della ciambella un cucchiaino non troppo abbondante di marmellata di mandarino.
Coprite la base con una ciambella con il buco e cospargete di zucchero a velo.
Le vostre ciambelle sono ora pronte!
Vi consigliamo di conservarle in una scatola di latta per preservarne la friabilità e l’aroma!
Un piatto con ingredienti antichi ma dal sapore contemporaneo. Ideale per immergersi nel calore della cucina sarda.
Da assaporare con un calice di vermentino di Gallura Funtanaliras Oro!
INGREDIENTI
4 PERSONE
350 gr di fregula sarda
600 gr vongole
Una spolverata di bottarga di muggine (sia intera da grattugiare o già in polvere)
1 spicchio d’aglio
Olio e.v.o. q.b.
50 gr di prezzemolo
2 mandarini (meglio se bio)
Sale q.b.
1 bicchiere abbondante di vermentino
Preparazione
Lasciamo le nostre vongole in ammollo in acqua salata per almeno 7/8 ore per assicurarci che venga spurgata tutta la sabbia;
Dopo averle fatte spurgare, in una padella antiaderente versiamo un cucchiaio di olio evo, uno spicchio d’aglio ( a cui avremo prelevato l’anima), prezzemolo e le vongole, copriamo e lasciamo andare finché le vongole non saranno aperte;
Successivamente, spegniamo il fuoco, sgusciamo le vongole e teniamole da parte;
Con un colino filtriamo l’acqua delle vongole e mettiamola in un pentolino, aggiungiamo dell’acqua, prezzemolo, sale e lasciamo bollire;
Con l’aiuto di un frullatore ad immersione facciamo una crema di prezzemolo e aglio: versiamo in una ciotola capiente o boccale mezza testa di aglio, 50 gr di prezzemolo, un cucchiaio di olio e un cucchiaio di acqua delle vongole, frulliamo tutto finché non otteniamo una crema liscia e omogenea;
In una casseruola scaldiamo la nostra crema di prezzemolo, quando inizia a soffriggere aggiungiamo le vongole e rosoliamo per qualche minuto;
Aggiungiamo la fregula, rosoliamo e sfumiamo con un bicchiere abbondante di vermentino; continuiamo poi la cottura della fregola aggiungendo piano piano l’acqua di cottura delle vongole (ci vorranno circa 20 minuti);
Mentre la fregula cuoce montiamo con il frullatore ad immersione l’emulsione di agrumi: mettiamo nel boccale la scorza dei mandarini biologici, il loro succo e un bicchiere di olio evo e frulliamo tutto insieme;
Quando la fregula sarà cotta versiamo in un piatto fondo, aggiungiamo l’emulsione di mandarino e grattugiamo sopra la bottarga a piacere!
Un piatto antico della nostra tradizione. Preparato in casa dalle nostre nonne e compagno inseparabile dei lunghi pranzi domenicali in famiglia.
Vi consigliamo di provarlo accompagno da un ottimo calice di vino Grotta Rossa!
INGREDIENTI:
4 PERSONE
Per la pasta
300 gr farina 00
200 gr semola
acqua q.b.
sale q.b.
Per il ripieno
300 gr ricotta mista
200 gr bietola
1/2 bustina di zafferano
Sale q.b.
Per il sugo
500 ml passata di pomodori
5 pomodori secchi
1 testa d’aglio
Olio evo q.b.
Sale q.b.
1/2 bustina di zafferano
4 foglie di alloro
150 ml di latte
20 gr burro
20 gr farina
60 gr pecorino gratuggiato
100 gr pane carasu
Preparazione
Laviamo e mettiamo a bollire in abbondante acqua salata le foglie di bietola;
Quando saranno cotte, scoliamole, strizziamole perfettamente e lasciamole sfreddare;
Ora prepariamo la pasta dei nostri raviolini. Versiamo sul piano di lavoro la farina 00 e la semola, uniamo il sale e piano piano aggiungiamo l’acqua e impastiamo, finché non otteniamo un composto omogeneo ed elastico, avvolgiamolo nella pellicola e lascio riposare 15/30 minuti.
In una casseruola rosoliamo 1 testa d’aglio (privata dell’anima) con l’olio evo, aggiungiamo i pomodori secchi tagliati a dadini. Dopo 5 minuti aggiungiamo la passata, il sale, lo zafferano e 3 foglie di alloro.
Copriamo con un coperchio e lasciamo cuocere a fuoco basso per circa 1 oretta;
5. Ora prepariamo il ripieno dei ravioli. Con un mixer tritiamo le foglie di bietola e uniamole alla ricotta, aggiungiamo il sale e lo zafferano e mettiamo tutto in una sac a poche; 6. Prendiamo il nostro impasto e stendiamolo con il mattarello o con la macchinetta per la pasta, fino a ricavare una sfoglia sottile; 7. Con la sac a poche versiamo la farcia sopra la sfoglia, creando dei piccoli mucchietti, distanti fra loro 3 cm, poi ricopriamo con un’altra sfoglia di pasta;
8. Sigilliamo bene i nostri ravioli, assicurandoci di non lasciare dell’aria al loro interno, poi tagliamo con la rotella dei quadrati. Se volete potete lasciarli così oppure potete creare dei sacchetti di pasta unendo due lembi dei quadrati e sigillandoli bene; 9. Cuciniamoli in abbondante acqua salata per circa 5 minuti;
10. Mentre la pasta cuoce, facciamo una fonduta di pecorino: in una casseruola sciogliamo il burro, aggiungiamo la farina e mescoliamo finché non si forma una palla. Aggiungiamo il latte e mescoliamo con una frusta per non formare grumi. Continuiamo a mescolare a fuoco basso e uniamo il pecorino, finché non diventa una crema liscia, come una besciamella. 11. In una padellina riscaldiamo l’olio evo e una foglia di alloro e poi uniamo il pane carasau tritato e lasciamo rosolare fino a insaporire bene il nostro pane e renderlo bello dorato; 12. Scoliamo i nostri raviolini, saltiamoli con il nostro sugo di pomodori secchi e alloro per due minuti, ultimiamo poi con la fonduta di pecorino e il pane carasau croccante all’alloro.
Una ricetta sfiziosa da degustare sia in famiglia che con amici durante un allegro aperitivo. Piatto semplice della tradizione sarda preparato in casa con l’aiuto delle nonne e delle mamme.
INGREDIENTI
Dosi per circa 25/30 panadine
Per la pasta della panada
500 gr di semola rimacinata
100 gr di strutto
200 gr acqua tiepida
10 gr di sale fino
Per il ripieno
200 gr di polpa di vitello
200 gr di polpa di maiale
200 gr di polpa di manzo
200 gr di salsiccia di maiale
5 carciofi
4 pomodori secchi
prezzemolo q.b
aglio q.b
sale q.b
olio evo q.b
Preparazione
Prepariamo la pasta per le panadine, versiamo la semola nel piano di lavoro, facciamo un buco al centro, mettiamo il sale e lo strutto tagliato a pezzetti e iniziamo a lavorare, aggiungiamo poi piano piano l’acqua;
Continuano a lavorare il nostro impasto finché non avrà una consistenza liscia e omogenea, formiamo un panetto, avvolgiamo con della pellicola e lasciamo riposare;
In una padella rosoliamo i pomodori secchi con l’olio evo, e poi aggiungiamo la polpa di vitello e manzo tagliata a dadini e la salsiccia private del suo budello; aggiustiamo di sale e lasciamo cuocere a fuoco medio con il coperchio per circa 20 minuti
In un’altra padella facciamo un soffritto con olio evo, aglio e prezzemolo, poi aggiungiamo i carciofi (che avremo precedentemente pulito e tagliato a julienne), aggiustiamo di sale e lasciamo cuocere anche questi a fuoco medio con il coperchio per circa 10 minuti;
Ora lasciamo raffreddare il ripieno per un 1 o 2 orette;
Quando saranno ben freddi, stendiamo la pasta delle panadine e creiamo dei dischi di 10 o 8 cm di diametro, in base a quanto le vogliamo grandi;
Prendiamo un cerchio che utilizzeremo come base, pizzichiamo i lati in quattro punti e formiamo un cestinetto, all’interno posizioniamo una cucchiaiata di ripieno e poi chiudiamo con un altro disco di pasta;
Sigilliamo perfettamente i bordi di sopra con quello di sotto, tagliamo la pasta in eccesso, pizzichiamo ora la pasta, creando una cordicella che andrà a chiudere e decorare la nostra panadina
Il pane guttiau è un must.. L’aperitivo sardo per eccellenza. Croccante, sfizioso e salato al punto giusto. Immancabile compagno di scherzose serate tra amici.
Vi consigliamo come riproporlo a casa vostra in pochi minuti!
INGREDIENTI
3/4 fogli di pane carasau
2 rametti di rosmarino
Sale q.b.
Olio extra vergine d’oliva
2/3 cucchiaini di crema di pomodori secchi
Preparazione
Prendete una teglia da forno, riponeteci sopra la carta forno e adagiate sopra i fogli di pane carasau. Mettete sopra olio di oliva evo, sale q.b. e del rosmarino tagliato a pezzi. Infornate per 3 minuti a 750 C°. Potete lasciarlo più o meno tempo a seconda del grado di croccantezza che volete raggiungere.
Potete utilizzare anche la crema di pomodori secchi per creare un aperitivo originale (Evitate in questo caso di aggiungere il sale prima di infornare)
Una ricetta semplice e gustosa per allietare le fredde giornate invernali. Un piatto nutriente e ricco d’amore da condividere con le persone che ami e con gli amici più cari.
Che aspetti? Provalo subito! Assaporerai il gusto delle autentiche tradizioni sarde
INGREDIENTI:
3 fogli di pane carasau per persona
750 gr salsa di pomodoro
1 cipolla media
olio extra vergine d’olio q.b.
1 uovo per persona
Pecorino stagionato q.b.
Brodo vegetale o di carne q.b.
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di zucchero
Preparazione
Per cominciare preparare il sugo budro. Taglia in maniera grossolana una cipolla intera. In un pentola versa due cucchiai d’olio extravergine d’oliva, una volta che l’olio è caldo, versa la cipolla tagliata e lasciala rosolare. Aggiungi la passata di pomodoro 750 gr circa, abbassa l’intensità del fuoco e aggiungi 1 pizzico di sale, di zucchero e 3 foglie di alloro. Mescola di tanto in tanto. Una volta che la salsa si sarà rappresa (20 minuti circa) il tuo sugo sarà pronto. Tienilo da parte perché servirà per condire il pane frattau.
Ora prepara il brodo. Il brodo nella ricetta originale è di pecora, ma a seconda dei gusti e del tempo si può preparare un brodo con il dado di carne o di verdure. Una volta che il brodo è pronto, immergici 3 fogli di pane carasau per persona e lasciarlo ammorbidire. Bastano pochi secondi altrimenti rischi che si ammorbidisca troppo e si rompa all’interno della pentola del brodo! A parte prepara l’uovo fritto. Nella ricetta originale l’uovo è in camicia, ma nostra nonna serviva il pane frattau con l’uovo fritto.
Intanto prepara i piatti dove servirai il pane frattau. Adagia sul fondo del piatto un poco di sugo e un foglio di pane carasau imbevuto di brodo, aggiungi sul pane un mestolo di sugo e una manciata di pecorino sardo. Ripeti questa operazione per altre due volte in modo da avere tre strati. Adagiate l’uovo in camicia o fritto sull’ultimo strato.
Aromatizza l’olio extra vergine d’oliva con la tue spezie preferite! Daranno un sapore unico ai vostri piatti!
INGREDIENTI
10 cl Olio extra vergine d’oliva
Bacche di mirto
Rametti di rosmarino
Spicchi d’aglio
Preparazione:
Dopo aver accuratamente lavato e sterilizzato la bottiglietta in vetro da 10 cl o un contenitore a vostra scelta, scegliete i vostri aromi (bacche di mirto, rametti di rosmarino, aglio, ecc.)
Una volta che la vostra bottiglietta è asciutta, inserite gli aromi dentro il contenitore, aggiungete l’olio extra vergine e lasciate in infusione per 15 giorni circa.
Ecco pronto il vostro olio aromatizzato personale!
Provala come antipasto semplice e gustoso. In alternativa con l’aggiunta di un cucchiaino di marmellata o miele può chiudere in allegria una cena in famiglia o tra amici.
INGREDIENTI PER 1 CARAMELLA
40gr di formaggio semi stagionato di pecora
40gr di formaggio a pasta morbida di vacca
4 bacche di mirto essiccate Bresca
4 foglioline di menta
Preparazione
Tagliare un rettangolo di carta forno (20cm di altezza e 30 di lunghezza). Inserire nella parte centrale del rettangolo il formaggio, le bacche e la menta.
Piegare il lato lungo in modo da renderlo uniforme e chiudere la carta con dentro il contenuto alle estremità per ricreare una caramella.
Mettere nel forno a microonde per 1.3 min. a 650w. Il piatto è ora pronto per essere servito. Si possono decorare i lati della caramella con dei laccetti o dello spago per cucina.
Una ricetta semplice e gustosa capace di catturare i profumi della tradizione sarda. Esaltane il sapore con un buon bicchiere di vino bianco, meglio se vermentino di Sardegna!
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
360g Riso arborio Daga (8 pugni di riso e uno per la pentola)
150g Pesce spada
1.5L Brodo vegetale
1 Cipolla piccola
1 bicchiere di vino bianco
q.b. Olio extravergine di oliva
q.b. sale
q.b. marmellata di mandarino
1 Noce di burro
INGREDIENTI PER IL BRODO
1 Costa di sedano
1 Cipolla
1 Carota
20 (circa) bacche di mirto
1.5L Acqua
q.b. Sale
Preparazione:
Preparazione del brodo vegetale. Versate in una pentola con 1,5lt di acqua e aggiungete sedano, carota e cipolla, bacche essiccate di mirto, sale. Fate bollire per 30 minuti. In alternativa usate il dado di verdure e aggiungete le bacche, fate bollire per 30 min.
Tritate la cipolla e fatela appassire con un filo d’olio extravergine d’oliva. Aggiungete il pesce spada tagliato a cubetti e lasciate rosolare a fiamma vivace per qualche minuto. Una volta che il pesce spata e leggermente dorato, unite il riso e fatelo tostare sfumando con il vino bianco a fiamma bassa.
Cuocete il riso (per circa 16min) a fiamma bassa avendo cura di mescolare spesso e aggiungere un mestolo di brodo e bacche di mirto. Ripetete l’operazione fino a cottura del riso. Quando il riso è cotto, spegnere la fiamma, aggiustate di sale, se necessario, e aggiungete una noce di burro. Mantecate il tutto. Successivamente impiattate e guarnite il riso con piccole puntine di marmellata di mandarino.